Opera colle controversie sulla Gerusalemme, Томове 21–22

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Страница 172 - Quanto, Signore, ad Angelica accada dopo ch'uscì di man del pazzo a tempo; e come a ritornare in sua contrada trovasse e buon navilio e miglior tempo, e de l'India a Medor desse lo scettro, forse altri canterà con miglior plettro.
Страница 161 - D'auro ha la chioma, ed or dal bianco velo Traluce involta, or discoperta appare: Così qualor si rasserena il cielo, Or da candida nube il sol traspare, Or dalla nube uscendo i raggi intorno Più chiari spiega, e ne raddoppia il giorno.
Страница 138 - Ami d'oro e d'argento appresso vede In una massa, ch'erano quei doni Che si fan con speranza di mercede Ai re, agli avari principi, ai patroni. Vede in ghirlande ascosi lacci; e chiede Ed ode che son tutte adulazioni.
Страница 283 - O Musa, tu che di caduchi allori Non circondi la fronte in Elicona, Ma su nel cielo infra i beati cori Hai di stelle immortali aurea corona, Tu spira al petto mio celesti ardori, Tu rischiara il mio canto, e tu perdona Se intesso fregi al ver, se adorno in parte D'altri diletti, che de
Страница 110 - ... nferno, ove il pensar di vui ch'abbia così lasciata, assai più ria sarà d'ogn'altra pena che vi sia. — A questo la mestissima Issabella, declinando la faccia lacrimosa e congiungendo la sua bocca a quella di Zerbin, languidetta come rosa, rosa non colta in sua stagion, sì ch'ella impallidisca in su la siepe ombrosa, disse: — Non vi pensate già, mia vita, far senza me quest'ultima partita. Di ciò, cor mio, nessun timor vi tocchi; ch'io vo' seguirvi o in cielo o ne lo 'nferno.
Страница 69 - O poggi, o valli, o fiumi, o selve, o campi, O testimon de la mia grave vita; Quante volte m'udiste chiamar morte ! Ahi dolorosa sorte ! Lo star mi strugge, e '1 fuggir non m'aita.
Страница 214 - E lor s' aggira dietro immensa coda , Che quasi sferza si ripiega e snoda. Qui mille immonde Arpie vedresti, e mille Gentami, e Sfingi, e pallide Gorgoni ; Molte e molte latrar voraci Scille , E fischiar Idre , e sibilar Pitoni : E vomitar Chimere atre faville, E Polifemi orrendi, e Gerioni; E in novi mostri, e non più intesi o visti, Diversi aspetti in un confusi e misti.
Страница 109 - 1 mio destino iniquo e duro voi ch'io vi lasci, e non so in man di cui ; per questa bocca e per questi occhi giuro, per queste chiome onde allacciato fui, che disperato nel profondo oscuro vo...
Страница 126 - L'alto Signor dinanzi a cui non vale Nasconder né fuggir né far difesa , Di bel piacer m' avea la mente accesa Con un ardente ed amoroso strale ; E benché '1 primo colpo aspro e mortale Fosse da se , per avanzar sua impresa , Una saetta di pietate ha presa , E quinci e quindi '1 cor punge ed assale . L...
Страница 161 - Mostra il bel petto le sue nevi ignude, Onde il foco d'amor si nutre e desta: Parte appar delle mamme acerbe e crude, Parte altrui ne ricopre invida vesta: Invida, ma s'agli occhi il varco chiude, L'amoroso pensier già non arresta; Che non ben pago di bellezza esterna, Negli occulti secreti anco s'interna.

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