POSTE IN MIGLIORE ORDINE, RICORRETTE VOLUME XXI. PISA PRESSO NICCOLÒ CAPURRO MDCCCXXVIIL ALL EMINENTISS. E REVERENDISS. SIGNOR CARDINALE CARLO BARBERINO MARIO ZITO Vedutomi necessitato a correre il rischio, che suole incontrarsi nelle stampe con la pubblicazione degli scritti, e conoscendo questi pochi fogli più meritevoli di taccia, che capaci d'encomj; ho voluto appoggiarli alla forte protezione di V. Em., poichè non senza gran giudizio paragonò Lipsio gli scrittori alle viti, perchè non men di esse i tralci, che degl' ingegni i germogli fruttificare mal possono, se vengono privati di ap poggio. E quando ella si compiacerà di coprire la nudità di queste carte con l'ammanto glorioso della sua protezione, non temerò che i critici gli Aristarchi con dente accanito prendano a lacerarle; perocchè il suo solo nome sarà bastevole a chiuder le bocche di quanti Momi e malevoli sapesse mai partorire una detestabile invidia. Egli è vero, che al riflesso della di lei porpora io mi arrossisco, venendole avanti con cosi picciolo dono; ma so pur anche, che non isdegnano i Numi le povere offerte di rustico. contadino; ed il Sole non ischifa illustrare le profondità delle valli palustri. E poi è V. Em. così feconda di meriti, che non sarà gran fatto che qualche stilla se ne riversi in questi fogli; essen |