La Gerusalemme liberata, Том 1P. Didot il Magg., 1812 |
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... Marte . Taccia Argo i mini e taccia Artù que ' suoi Erranti che di sogni empion le carte ; Ch'ogni antica memória appo costoro Perde : or qual duce fia degno di loro ? LIII . Dudon di Conza è il duce ; e 18 LA GERUSALEMME.
... Marte . Taccia Argo i mini e taccia Artù que ' suoi Erranti che di sogni empion le carte ; Ch'ogni antica memória appo costoro Perde : or qual duce fia degno di loro ? LIII . Dudon di Conza è il duce ; e 18 LA GERUSALEMME.
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Torquato Tasso. LIII . Dudon di Conza è il duce ; e , perchè duro Fu il giudicar di sangue e di virtute , Gli altri sopporsi a lui concordi furo , Ch ' avea più cose fatte e più vedute . Ei di virilità grave e maturo Mostra in fresco ...
Torquato Tasso. LIII . Dudon di Conza è il duce ; e , perchè duro Fu il giudicar di sangue e di virtute , Gli altri sopporsi a lui concordi furo , Ch ' avea più cose fatte e più vedute . Ei di virilità grave e maturo Mostra in fresco ...
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... Dudon condotto Vi giunse , ed aspramente anco il percosse . Argante , Argante stesso , ad un grand ' urto Di Rinaldo abbattuto , appena è surto . XLII . Nè sorgea forse : ma in quel punto stesso Al figliuol di Bertoldo il destrier cade ...
... Dudon condotto Vi giunse , ed aspramente anco il percosse . Argante , Argante stesso , ad un grand ' urto Di Rinaldo abbattuto , appena è surto . XLII . Nè sorgea forse : ma in quel punto stesso Al figliuol di Bertoldo il destrier cade ...
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... Dudon restò fraudato : Su le pietose braccia i fidi amici Portarlo , caro peso ed onorato . Mira intanto il Buglion d'eccelsa parte De la forte cittade il sito e l'arte . LV . Gerusalem sovra due colli è posta D'impari altezza e volti ...
... Dudon restò fraudato : Su le pietose braccia i fidi amici Portarlo , caro peso ed onorato . Mira intanto il Buglion d'eccelsa parte De la forte cittade il sito e l'arte . LV . Gerusalem sovra due colli è posta D'impari altezza e volti ...
Страница 89
... Dudon vedere ; E colà trasse ove il buon duce estinto Da mesta turba e lagrimosa è cinto . LXVII . Di nobil pompa i fidi amici ornaro Il gran feretro ove sublime ei giace . Quando Goffredo entrò , le turbe alzaro La voce assai più ...
... Dudon vedere ; E colà trasse ove il buon duce estinto Da mesta turba e lagrimosa è cinto . LXVII . Di nobil pompa i fidi amici ornaro Il gran feretro ove sublime ei giace . Quando Goffredo entrò , le turbe alzaro La voce assai più ...
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Alcandro alcun alfin allor altrui Amor anco arda Argante arme Armida Asia audace avea Baldovin Boemondo campo cavalier ch'a ch'è ch'io Chè che'l ciel circasso Clorinda consiglio crudo desio destra destrier dolce duce Dudon Erminia Eustazio fero feroce ferro fiede franchi fugge furor genti Gerusalemme Gerusalemme liberata Goffredo gran grida Guelfo guerra guerrier guisa indi intanto invitto Ismeno l'ajuto l'alma l'altro l'arme l'ira l'opre lieto loco LXXI LXXVI medesmo merto mille mira mortali morte mostra mura nemico novella novo occhi omai onor pagan Palestina pensier percosse periglio petto piaga picciol piè pio Buglion poscia pregio pugna puote quì Quinci quivi ragion re norvegi regno Rinaldo sangue scudo sdegno se'l seco secura segue sembiante serba signor Soliman sovra spada stuolo suon superbo Tancredi Torquato Tortosa tosto turba vede veggio volgo volto volve XXXVI
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Страница 11 - Ove un sol non impera, onde i giudici pendano poi de' premi e de le pene, onde sian compartite opre ed uffici, ivi errante il governo esser conviene. Deh! fate un corpo sol de' membri amici, fate un capo che gli altri indrizzi e frene, date ad un sol lo scettro e la possanza, e sostenga di re vece e sembianza.
Страница 2 - O Musa, tu che di caduchi allori non circondi la fronte in Elicona, ma su nel ciclo infra i beati cori hai di stelle immortali aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori, tu rischiara il mio canto, e tu perdona s'intesso fregi al ver, s'adorno in parte d'altri diletti, che de
Страница 95 - Qui mille immonde Arpie vedresti e mille Centauri e Sfingi e pallide Gorgoni, molte e molte latrar voraci Scille, e fischiar Idre e sibilar Pitoni, e vomitar Chimere atre faville, e Polifemi orrendi e Gerioni; e in novi mostri, e non più intesi o visti, diversi aspetti in un confusi e misti.
Страница 104 - Come per acqua o per cristallo intero trapassa il raggio, e no '1 divide o parte, per entro il chiuso manto osa il pensiero sì penetrar ne la vietata parte. Ivi si spazia, ivi contempla il vero di tante meraviglie a parte a parte; poscia al desio le narra e le descrive, e ne fa le sue fiamme in lui più vive.
Страница 2 - Sai che là corre il mondo ove più versi di sue dolcezze il lusinghier Parnaso, e che '1 vero, condito in molli versi, i più schivi allettando ha persuaso.
Страница 203 - Ma poi ch' insieme coll' età fiorita Mancò la speme e la baldanza audace, Piansi i riposi di quest' umil vita, E sospirai la mia perduta pace; E dissi: 'O corte, addio.
Страница 69 - E l'uno a l' altro il mostra; e intanto oblia La noja e'l mal de la passata via. n. Al gran piacer, che quella prima vista Dolcemente spirò ne V altrui petto . Alta contrizion successe , mista Di timoroso e riverente affetto. Osano appena d...
Страница 168 - Bianche via più che neve in giogo alpino avea le sopraveste, e la visiera alta tenea dal volto; e sovra un'erta, tutta, quanto ella è grande, era scoperta.
Страница 17 - E ben nel volto suo la gente accorta Legger potria; questi arde, e fuor di spene: Così vien sospiroso, e così porta Basse le ciglia e di mestizia piene.
Страница 194 - Poi rimirando il campo ella dicea: « O belle a gli occhi miei tende latine ! Aura spira da voi che mi ricrea e mi conforta pur che m'avicine...