Графични страници
PDF файл
ePub

SoNo varie le collezioni dottamente fatte in Italia di presso che tutti gl'italiani scrittori si in verso che in prosa. Ma non sono state immuni per avventura dall' ordinario inconveniente di troppo lunghe e costose.

È anche nostro pensiero di stampare in Parigi una collezione italiana. Ad iscanzare l'enunciato inconveniente noi pubblicheremo frattanto una scelta serie dei soli classici originali poeti. Non occorre, nè giova di tener dietro nell' ordine 'epoca degli autori. Incominciamo dalla Gerusalemme liberata del Tasso, e crediamo d'incominciar bene.

all'

Gli ulteriori pregj di questa collezione saranno 1o. la critica giustezza del testo, consultate le migliori edizioni antiche e moderne. 2o. La possibile esattezza d'ortografia a norma dell' idee filosofiche di Condillac e d'altri veri grammatici. 3o. La costante tipografica nitidezza del

signor Didot il maggiore, che ha rese celebri le sue edizioni per tutta l'Europa, e che qui impiega espressamente nuovi bellissimi caratteri. 4o. Il compendio il più preciso della vita e dei meriti d'ogni autore a fronte dell' esemplare.

Ci lusinghiamo, che le nostre cure possano essere grate all' Italia non meno, che a tutte le altre culte nazioni; e specialmente utilissime alla studiosa gioventù amante della bella incantatrice poesia.

EPITOME

DELLA VITA DI TORQUATO TASSO

SCRITTA

DA STEFANO EGIDIO PETRONJ.

IN Sorrento, doviziosa e bella citta del fertile regno di Napoli, nacque Torquato agli 11 di marzo 1544. Ebbe a suoi genitori Bernardo Tasso e Porzia de' Rossi. Fu questa d'una nobil famiglia, pistojese d'origine e traspiantata in Napoli.

Come accadde ad Omero, così al nostro Torquato; perciocchè varie città lo pretendono: Sorrento, ove nacque; Napoli, che nel suo seno educollo; Ferrara, nella qual dimorò oltre a venti anni; Bergamo infine, che vanta la famiglia e l'origin paterna. Egli riconobbe per sua patria quest'ultima.

In Napoli dunque gli fu data l'educazione

[ocr errors]

primiera, là dalla genitrice condotto fralle disavventure del padre. Gli studj della latina e greca favella cominciarono ad educarlo; ed occupandosi tosto al più vivo esercizio della prosa e del verso, diè tali indizj felici, che giunse a destare lo stupore comune.

Aveva egli dieci anni quando a Roma il padre chiamollo sotto abilissimo maestro. Intanto la genitrice morì nel 1556 a' 13 di febbrajo. Cotal morte decise il giovinetto a darsi interamente alla poesia, invaghitovi dalle tenere rime che il padre compose per la perdita della consorte. Fu allora che venne in Bergamo trasportato; e quivi per pochi mesi continuò ad erudirsi nel latino e greco sapere.

Ma il padre lo appella alla corte del duca d'Urbino. Ha ivi agio d'intraprendere il corso delle matematiche e della filosofia. Ebbelo in breve il duca sì a grado, che destinare lo volle compagno ed emolo del proprio figliuolo, il quale poi seco una stabile amicizia contrasse,

Costretto il padre a recarsi a Venezia per istampar l'Amadigi, egli lo segue, ed assiste

« ПредишнаНапред »