Opera colle controversie sulla Gerusalemme, Томове 27–28

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Популярни откъси

Страница 62 - Orrida maestà nel fero aspetto terrore accresce, e più superbo il rende: rosseggian gli occhi, e di veneno infetto come infausta cometa il guardo splende...
Страница 61 - D'essi parte a sinistra e parte a destra a seder vanno al crudo re davante. Siede Pluton nel mezzo, e con la destra sostien lo scettro ruvido e pesante...
Страница 125 - Posero in resta e dirizzaro in alto i duo guerrier le noderose antenne;35 né fu di corso * mai, né fu di salto, né fu mai tal velocità di penne, né furia eguale a quella ond'a l'assalto quinci Tancredi e quindi Argante venne. Rupper l'aste su gli elmi, e volar mille tronconi e schegge e lucide faville. Sol de...
Страница 271 - Ma quando in lui fissò lo sguardo e vide come placido in vista egli respira, e ne' begli occhi un dolce atto che ride, benché sian chiusi (or che fia s'ei li gira?), pria s'arresta sospesa, e gli s'asside poscia vicina, e placar sente ogn'ira mentre il risguarda; e 'n su la vaga fronte pende omai sì che par Narciso al fonte.
Страница 137 - Fuggì tutta la notte, e tutto il giorno errò senza consiglio e senza guida, non udendo o vedendo altro d'intorno, che le lagrime sue, che le sue strida. Ma...
Страница 130 - 1 durissimo acciar preme ed offende il delicato collo e l'aurea chioma, e la tenera man lo scudo prende, pur troppo grave e insopportabil soma. Così tutta di ferro intorno splende, e in atto militar se stessa doma.
Страница 68 - ... tesori d'amore ei suoi nasconde: Dolce color di rose in quel bel volto fra...
Страница 64 - Ah! non fia ver, ché non sono anco estinti gli spirti in voi di quel valor primiero, quando di ferro e d'alte fiamme cinti pugnammo già contra il celeste impero. Fummo, io no '1 nego, in quel conflitto vinti, pur non mancò virtute al gran pensiero. Diede che che si fosse a lui vittoria: rimase a. noi d'invitto ardir la gloria.
Страница 132 - 1 suo stellato velo chiaro spiegava e senza nube alcuna, e già spargea rai luminosi e gelo di vive perle la sorgente luna. L'innamorata donna iva co 'l cielo le sue fiamme sfogando ad una ad una, e secretari del suo amore antico fea i muti campi e quel silenzio amico.
Страница viii - Costei gl'ingegni feminili e gli usi tutti sprezzò sin da l'età più acerba: ai lavori d'Aracne, a l'ago, ai fusi inchinar non degnò la man superba. Fuggì gli abiti molli ei lochi chiusi, che ne' campi onestate anco si serba; armò d'orgoglio il volto, e si compiacque rigido farlo, e pur rigido piacque.

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