Графични страници
PDF файл
ePub
[ocr errors]

dice, nella Lettera che precede la prima edizione di Viterbo del 1607, ebbe cura ,, di trascriverlo, riuscendo all' Autore ,, (non che ad altri) malagevolissimo il leggere il proprio suo originale: poscia con più d'una copia di sua mano lo ridusse alla vera sua intelligenza, ,, secondo il sentimento di chi'l compo,, se, raccolto in diverse fiate dalla sua

[ocr errors]

viva voce.,, Ognun sa che poco piacevole, generalmente parlando, riusci sempre questo componimento alla lettura, sopra tutto per l'architettura dei versi, i quali, essendo mancanti della rima, vogliono differente artifizio: ma sa d'altronde chiunque cerca nello studio de' Classici modelli la poetica eloquenza, quanto ricca messe incontrasi sempre in ogni benchè minima produ

zione del Tasso.

L'edizione presente, oltre la somma diligenza con la quale è stata eseguita, comparisce adorna di varie postille di mano del celebre nostro Benedetto Men

III

zini, tratte da una edizione del 1607 posseduta già dal Chiarissimo Sig. Giovanni Lessi, passata in proprietà del Sig. Conte di Bouturlin, munificentissimo raccoglitore di rarità bibliografiche, dalla cui somma gentilezza si sono ot

tenute.

Ella accolga dunque, Pregiatissimo Signor mio, questo picciolo dono, con quella cortesia, ch'è propria d'ogn'animo gentile, e che non va scompagnala pressochè mai dai veri amici delle Lettere.

LE

SETTE GIORNATE

DEL

MONDO CREATO

GIORNATA PRIMA

NELLA QUALE Dio creò il cielo, LA TERRA,

E LA LUCE, E LA DISTINSE DALLE TENEBRE.

ARGOMENTO

Fatta l'invocazione alla SS. Trinità, spiegandone il mistero, l'Autore propone di cantare della creazione del mondo, e del riposo di Dio dopo quella. Principia la narrazione, riprovando la moltiplicità degli Dei: descrive l'eternità della divina Sapienza, e mostra come per essa fu creato il tutto. Manifesta il fine della creazione essere la diffusione della bontà, e la manifestazione della gloria di Dio: le cose sensibili essere state insieme col tempo create; e riprova l'opinione di alcuni circa i principj della produzione del mondo, non essendo eterna la materia, ma creata con le forme. Accenna il Caos; e dichiara che l'arte umana, operando intorno alle cose create, imita l'arte divina. Descrive i quattro Elementi; e quindi la terra nuda, e coperta d'acque,

Mon. Crea.

1

e il cielo senza ornamento; e le tenebre e gli abissi. Dice Dio non esser causa del male della colpa, e spiega che cosa sia tal male, ed in cui sia, e da cui provenga. Dimostra che la luce fu innanzi alle tenebre, e quale fosse . Pone la creazione degli Angeli secondo l'opinione di S. Gregorio Nazianzeno. Descrive la produzione della luce corporale, ed i suoi effetti, e come ogni luce deriva dal Cielo Empireo, ch'è tutto luce, e come fu separata dalle tenebre. Così avere avuto termine il primo giorno; e pel settemplice giro di quello si compierà la settimana; terminando con le lodi di quel primo giorno della creazione, simbolo del giorno dell' Eternità, alla quale debbon tutti aspirare.

« ПредишнаНапред »