Redi. Che beveffene un fol dito, Che coll' acqua ogni mal pensan di espellere. Nè con effi mi affanno, Che con tanta lor acqua io so ch' egli hanno Un cervel cofi duro e cofi rondo, Che quadrar nol potria nè meno in pratica Quali strani capogiri D'improvifo mi fan guerra? Ma fe la terra comincia à tremare, Più capace e ben fornita, Che tempre ha di cristallo Del mar crucciofo il ballo, Quefta mia Barca, Su voghiamo Navighiamo infino à Brindisi, Oh Redi. Oh bell' andare Per barca in mare Verfo la fera Di primavera! Venticelli e fresche aurette E al mormorio de' tremuli cristalli Navighiamo infino à Brindifi: Perche à me faccia il buon pro, La cuccurucù Sulla Mandòla la cuccurucù, In quel vetro, che chiamafi il Tonfano Bella Arianna, con bianca mano E fatto eftatico vo in vifibilio. Onde ognun, che di Lieo Afcolti quefto altiffimo decreto, A cofi lieti accenti D'edere e di corimbi il crine adorne Le feftofe Baccanti. Ma i Satiri, che avean bevuto à isonne Tutti cotte come Monne, Baruf Baruffaldi. Auch folgender Dithyrambe von Girolamo Baruffal di, Erzpriester zu Ferrara, geft. 1730, wird von den Landesleuten des Dichters sehr bewundert. Der Inhalt ist der Triumph des Bacchus; und die Veranlassung des Gedichts war eine große Maskerade zu Ferrara, während des Karnevals, welches im J. 1770, nachdem es mehrere Jahre hindurch war ausgesezt worden, auf Veranstaltung des Viceles gaten Giustiniani wieder eröffnet wurde. An novis verbis devolutis fehlt es auch hier nicht; und ich denke, es ist an dies fen drei Proben genug, um das Charakteristische dieser Gats tung daraus zu beurtheilen; sonst könnt' ich ihrer aus dem Chiabrera, Niagalotti, u. a. mehrere geben. Fin che tien fcettro reale Che ogni trifto umor difecca, A far corte al Baccanale. Sulla ftrada arcireale Giufto è ben che un dì ritorni Il Girar del Baccanale. E gia mercè colui che noi governa, Ombrofetto Di Lifargo paftorello, La Baruffaldi Come bifcia al negromante Barbatucci orecchiutellucci, Girando il crotalo, Scotendo il cembalo Toccando il piffero, E firinghe e flauti e timpani, D'edera cinto e di pampinea fronda Ecco 'l drappello Leggiadro e bello Delle Baccanti Luffurianti, Come l'api intorno al re, Alternando gli evoè, Bacco |