Графични страници
PDF файл
ePub

Tornami a mente quella trista, e nera
Notte, quando partii dal suol natio,
E lasciai Clori, e pianger la vid' io
Non mai più bella, e non mai meno altera.
Oh quante volte addio, dicemmo, addio;
E il piè senza partir restò dov' era!
Quante volte partimmo, e alla primiera
Orma tornaro (1) il piè di Clori, e il mio!
Era già presso a discoprirne il Sole,
Quando le dissi alfin, ma che le dissi ?
Se il pianto confondeva le parole.
Partii: che cieca sorte, e destin cieco
Volle così, ma come, ahi! mi (2) partissi
Dir non saprei: so che non son più seco.
GIOVANNI-BATTISTA ZAPPI.

PROVVIDENZA.

Qual madre i figli con pietoso affetto

Mira, e d'amor si strugge a lor davante (3)
E un bacia in fronte, ed un si stringe al petto,
Uno tien su i ginocchi, un sulle piante:

(1) Tornaro per tornarono. tiva.

(2) Mi, particella riempi- (3) Davante, davanti.

E mentre agli atti, ai gemiti, all' aspetto
Lor voglie intende sì diverse, e tante,
A questi un guardo, a quei dispensa un detto,
E se ride
O s' adira, è sempre amante.

[ocr errors]

Tal per noi Provvidenza alta infinita

Veglia, e questi conforta, e quei provvede, E tutti ascolta, e porge a tutti aita (1).

E se niega talor grazia, o mercede,

O niega sol, perchè a pregar ne (2) invita,
O negar finge, e nel negar concede.

VINCENZO DA FILICAJA.

CANZONE A BALLO,

Vaghe le montanine e pastorelle,
Donde venite sì leggiadre e belle !

Vegnam (3) da l'Alpe presso ad un boschetto:
Piccola capannella è'l nostro sito;
Col padre e colla madre in picciol letto,
Dove natura ci ha sempre nudrito,
Torniam la sera dal prato fiorito;

Chè abbiam pasciuto nostre pecorelle.

(3) Vegnam, veniamo.

(2) Ne per ci.

Qual' e 'l

paese dove nate siete,

Che si bel frutto sovra ogni altro luce?
Creature d'Amor voi mi parete,

Tanta è la vostra faccia che riluce.
Nè oro nè argento in voi non luce,
E mal vestite e parete, angiolelle (1).
Ben si posson doler vostre bellezze,

Poichè fra valli e monti le mostrate :
Che non è terra di si grandi altezze,
Che voi non foste degne ed onorate.
Ora mi dite se vi contentate

Di star ne l' Alpe così poverelle.

Più è contenta ciascuna di noi

Gire alla mandria dietro a la pastura,

Più che non fate ciascuna di voi

Gire a danzare dentro a vostre mura.
Ricchezza non cerchiam, nè più ventura,

Se non be' (2) fiori e facciam grillandelle (3).

ANGELO POLIZIANO.

(2) Be', belli.

Angiolelle, angiolette.

(3) Grillandelle, ghirlan

dette.

IL MATRIMONIO (1).

SONETTI XII MORALI DI CLEMENTE BONDI.

П Ritratto dello Sposo presentato alla Sposa.

Giusto cor, dritta mente, animo prode,
E in virile fierezza atti soavi,

Senno, e virtù, che i folli esempj c pravi (2)
Sprezza, e le voci di ragion sol ode;
Sensi di vero onor, che i fasti gode
Emular si, non millantar degli avi,
E non dall' arche (3) di molt' oro gravi,
Ma dal nobile oprar cerca la lode;
Indole egregia, e d'alto ingegno acume (4),
Che a pure fonti di dottrina bebbe,
Ricco tesoro, e di gentil costume;

Questo è lo sposo, che il tuo cor richiede, Questo, che ai pregi e a tua virtù si debbe, Questo, che in dono a poche il ciel concede.

(1) Questi sonetti furono composti per le nozze del Signor Conte Niccolò Da Rio con la Signora Marchesa Anna de' Lazzara, seguite in Pa

dova, l'anno 1795.

(2) Pravi, iniqui, malvagi.
(3) Arca, cassa, cofano.
(4) Acume, acutezza.

Il Ritratto della Sposa presentato allo Sposo. Della tua Sposa, il so, l'effigie è questa,

Che il volto imita d' ogni grazia carco (1);
Ma in lei non tutto il guardo tuo s'arresta,
Benchè non sazio in vagheggiarla o parco.
Tu ne' begli occhi, che di luce onesta
Ardono sotto nero e sottil arco,

Tu nella faccia amabile e modesta,
Quasi per vetro, che alla vista è varco (2),
L'immagine dell' anima contempli
Già disegnata dal divin Pittore,
Poscia abbellita dai materní esempli,
Che a riuscire in sua beltà perfetta

Gli estremi tratti e l' ultimo colore
Dall' amor tuo, da' tuoi consigli aspetta.

་་་་་་་

La Dote.

No i ricamati in or serici ammanti (3),
O i ricchi lini, batavo lavoro,
E non le gemme, orïental tesoro,

Sul biondo crine, e nel tuo sen brillanti; Nè in preziosi arredi (4), o i doni tanti, Ond'è ricca tua man, d' argento e d'oro;

(1) Carco per ornato. Idi seta.

(2) Varco, passo, apertura. (4) Arredi, suppellettili, (3) Serici ammanti, vesti ornamenti.

« ПредишнаНапред »