Che per mio ben ripeterla Dalla tua bocca intenda. I tuoi sospir dal core: Dal fianco mio non parte (3), Fiamma, se i voti il mertano (4), Pochi la Parca indocile Anni mi lasci omai; Eoo, orientale. Due cavalli del Sole. (4) Mertano per meritano. (5) Ambo, tutti e due. Parte, separa. Se teco possa io viverli Sarò vissuto assai. Tu (al desiato uffizio Colla tua mano chiudere Poi, dove i casi il chieggano, Oltre alle fredde ceneri Amor durar non puote (2). Novelli regni, e piacque. LODOVICO SAVIOLI. (1) Spirto per spirito. (3) Dido per Didone. (2) Puote, può. SUPPLICA AD AMORE. Stassi di Cipro sulla piaggia amena Sire (il foglio dicea) Tirsi che in pena La carta ei prese, e in essa il volto affisse, Gittommi in faccia lo mio scritto, e disse: GIOVAN-BATTISTA ZAPPI. LUCREZIA. Si biasima il fatto di Lucrezia. In van resisti, un saldo core e fido Tu vanti in vano, e sia pur ghiaccio, o smalto: Renditi alle mie voglie, o quì t' uccido; Disse Tarquinio colla spada in alto. (1) Servio per servi. Nè sola te: ma te col servo ancido (1); Ambo vi colsi: alzò la donna un grido : Che fe'? s'uccise, e nel suo sangue involta GIOVAN-BATTISTA ZAPPI. ་་་་་་་་་་་་་ Si scusa Lucrezia. Che far potea la sventurata, e sola Ma quando il ferro del suo sangue intrise (5) (1) Ancido, in prosa dicesi più comunemente uccido. (2) Udia per udiva. (3) Ciglio per occhi. (4) Eburnea, bianca come l'avorio. (5) Intrise, bagnò. Qual colpa in se la bella donna avea ? Peccò Tarquinio, e il fallo ei sol commise In lei; ma non con ella; ella fu rea Allora sol, che un' innocente uccise. Il medesimo. PARTENZA. Scioglie Eurilla dal lido. Io corro e stolto E l'altra dice: Anzi serena il volto, Viene un' altra, e m' afferma : or la vid' io Mentre sul mare i suoi begli occhi aprìo (2). Dico a questa e per me nulla t' impose? Passò l'onda villana, e non rispose. (1) Pino per nave. CARLO MARIA MAGGI. (2) Aprio per apri. |