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uomo, la scorta di lui alla beatitudin celeste. Vedi ! spuntò fastoso il mattino, il natale secondo del cielo e della terra! La Natura, svegliandosi, ode una voce novella che la ricrea; e sbalza a rivivere in o

gni sublime comparsa immune per sempre da angoscia e da morte. L'eterno magnifico piano, che il tutto abbraccia ed unisce in una general perfezione, mentre più esteso ne palesa il prospetto, chiaro tosto si rende al raffinato sguardo della ragione.

Deh voi, o dotti per vanità! voi ciechi presuntuosi! or nella polve confusi, adorate quella Possanza e Sapienza più volte incolpata. Mirate ora il perchè non arrogante il merito visse secreto, e mori negletto. Perchè alla vita dell' uomo da bene fu retaggio il fiele e l'amarezza di spirito. Perchè la vedova abbandonata ed i suoi orfani figli languirono in un tugurio per fame; nel tempo che il lusso abita agiatamente i palazzi, ponendo a tortura vili pensieri per crear non veri bisogni; perchè la Verità, figlia del Cielo, e la bella Temperanza riportarono livide marche dalla sferza della superstizione; perchè la mestizia, permessa dal fato, questa fiera assassina quest'occulta nemica funestò tutti i nostri contenti. Voi però, o virtuosi angustiati, voi, o saggi ben pochi, che qui intrepidi soggiacete della vita all' incarco, deh soffrite ancor per alquanto; e ciò che il limitato vostr'occhio, che vide solo del tutto una picciola parte, giudicò essere un male, tal più non sarà. Le tempeste dell' invernale stagione con rapidità passeranno; ed il tutto cinto verrà da Primave

ra eterna.

HYMN

These, as they change, ALMIGHTY FATHER! these

Are but the varied GOD. The rolling year
Is full of THEE. Forth in the pleasing Spring
THY beauty walks, THY tenderness and love.
Wide flush the fields; the softening air is balm;
Echo the mountains round; the forest smiles;
And every sense, and every heart, is joy.
Then comes THY glory in the Summer months,
With light and heat refulgent. Then THY sun
Shoots full perfection through the swelling year :
And oft THY voice in dreadful thunder speaks:
And oft at dawn, deep noon, or falling eve,
By brooks and groves, in hollow-whispering gales,
THY bounty shines in Autumn unconfin'd,
And spreads a common feast for all that lives.
In WINTER awful THOU! with clouds and storms
Around THEE thrown, tempest o'er tempest roll'd,
Majestic darkness! On the whirlwind's wing,
Riding sublime, THOU bidd'st the world adore,
And humblest nature with THY northern blast.

Mysterious round! what skill, what force divine, Deep felt, in these appear! a simple train, Yet so delightful mix'd, with such kind art, Such beauty and beneficence combin'd; Shade, unperceiv'd, so softening into shade;

Onnipossente PADRE! queste stagioni, mentre

avvicendansi, altro non sono che una variata emanazione divina. L'anno, che scorre, è di Te pieno. La Tua beltà, la Tua tenerezza e l'amor Tuo trionfano in tempo della gioial Primavera; sono vermigli per ampio tratto i campi; l'aria è salubre nel raddolcirsi; fanno i monti eco all' intorno; sorridon le selve; ed ogni senso ed ogni cuore tripudia. Rifulgente di luce e di calore avanzasi poi nei mesi di Estate la gloria Tua. Allora il Tuo sole spande pel turgido anno perfetta maturità; e parla spesso nello spaventevole tuono la voce Tua. Spesso ancora sull'alba, nel pieno meriggio o al cader della sera, splende immensa in Autunno la Tua bontà nelle cu po-sussurranti aurette, presso i ruscelli ed i boschi; e diffonde ad ogni vivente un imparziale contento. Formidabile Tu nell' Inverno con gli sparsi intorno di Te nuvoli e nembi, tempesta aggruppata sopra tempesta, oscurità maestosa! Tu, cavalcando sublime su le ali dei venti, di adorarti comandi all'universo; e col Tuo nordico soffio la Natura a umiliarsi costringi (110).

Mistico cerchio! quale sapienza, qual profondamente impressa forza divina palesansi in tali Stagioni! un corteggio semplice, eppure di sì gran piacere mischiato; tanta vaghezza e beneficenza con arte si gentile congiunte; ombra che impercetti

And all so forming an harmonious whole;
That, as they still succeed, they ravish still.
But wandering oft with brute unconscious gaze,
Man marks not THEE, marks not the mighty hand,
That, ever-busy, wheels the silent spheres ;
Works in the secret deep; shoots, steaming, thence
The fair profusion that o'erspreads the Spring;
Flings from the sun direct the flaming day;
Feeds every creature! hurls the tempest forth;
And, as on earth this grateful change revolves,
With transports touches all the springs of life.

Nature, attend! join, every living soul,
Beneath the spacious temple of the sky;
In adoration join; and, ardent, raise
One general song! To HIM, ye vocal gales,
Breathe soft, whose SPIRIT in your freshness breathes;
Oh talk of HIM in solitary glooms,

Where, o'er the rock, the scarcely-waving pine
Fills the brown shade with a religious awe.

And ye,

whose bolder note is heard afar,

Who shake th' astonish'd world, lift high to heaven
Th' impetuous song, and say from whom you rage,
His praise, ye brooks, attune, ye trembling rills;
And let me catch it as I muse along.

Ye headlong torrents, rapid, and profound;
Ye softer floods, that lead the humid maze
Along the vale; and thou, majestic main,
A secret world of wonders in thyself,

Sound HIS stupendous praise; whose greater voice
Or bids you roar, or bids your roarings fall.

Soft-roll your incense, herbs, and fruits, and flowers,

In mingled clouds to HIM; whose sun exalts,

bile passa lieve in altra ombra; ed il tutto che forma in tal modo un insieme si armonico, che, mentre esse ognor si succedono, ognor sono un incanto. L'uomo però, errando sovente con folle stupidezza brutale, Te non ravvisa, non ravvisa quella mano potente che, attiva mai sempre, aggira le tacite sfere; travaglia nei più ascosi recessi; da questi, esa lando, fa sorger la profusion deliziosa di cui Primavera si ammanta; vibra a piombo dal sole il fiammeggiante giorno; nutre ogni creatura; scaglia fuor la procella; ed, in tempo che alterna sul mondo tal cangiamento piacevole, risveglia e rallegra ogni sorgente di vita.

Odi, o Natura! aduna sotto il vasto tempio del firmamento ogni alma che vive, l'aduna in atto di adorazione; e innalza al tuo Creatore un general fervido canto. Spirate soavi, o voi aurette loquaci, a Lui che dà anima alla vostra freschezza. Deh! parlate di Lui in orrori solinghi, ove sul dirupo il lieve agitarsi del pino inspira con l'ombra sua cupa un religioso rispetto. E voi, o Aquiloni, di cui si ode da lungi più fiero il rimbombo, voi, che scuotete l'atterrito universo, elevate un impetuoso cantico al cielo, e dite per opra di chi voi v' infuriate. Voi, o fonti e tremuli rivi, intuonate le di Lui lodi; ed io invaso ne resti, mentre meditando m' inoltro. Voi precipitosi, rapidi e profondi torrenti, voi più placidi fiumi, che traete lungo la valle il serpeggiante umido corso, e tu maestoso alto mare, in te stesso un mondo secreto di meraviglie, risuonate magnifico l'omaggio di Quello, la cui più terribile voce o v'impone di fremere o i vostri fremiti acqueta.

Voi, erbe, frutti e fiori, aggruppate l'incenso vostro in confuse nubi verso di Lui, che col suo Sol vi

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