Opere di Torquato Tasso: La Gerusalemme liberata (incl. Fabroni's Elogio di Tasso)Societá tip. de' Classici italiani, 1823 |
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... gia , si è tra per tema di non riuscir troppo nojosi a ' nostri Lettori , e per tener lontano il sospetto che ci volessimo arrogar la parte di severi censori a fine di far più risaltare i pregi dell ' edizion nostra XVIII.
... gia , si è tra per tema di non riuscir troppo nojosi a ' nostri Lettori , e per tener lontano il sospetto che ci volessimo arrogar la parte di severi censori a fine di far più risaltare i pregi dell ' edizion nostra XVIII.
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... troppo fiorito , di alcuni concetti più del do- vere ingegnosi che a pastor non convenga , d'alcune parlate soverchiamente prolisse , di un intreccio non sempre verisimile , e di uno sviluppo alquanto sforza- to ; difetti che può ...
... troppo fiorito , di alcuni concetti più del do- vere ingegnosi che a pastor non convenga , d'alcune parlate soverchiamente prolisse , di un intreccio non sempre verisimile , e di uno sviluppo alquanto sforza- to ; difetti che può ...
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... troppo il protagonista sopra i subal- terni eroi , mossero de ' dubbi intorno alla necessità , connessione e verisimiglianza degli episodj , e a quel d'Erminia opposero non esser verisimile che una don- zella , timida di sua natura , s ...
... troppo il protagonista sopra i subal- terni eroi , mossero de ' dubbi intorno alla necessità , connessione e verisimiglianza degli episodj , e a quel d'Erminia opposero non esser verisimile che una don- zella , timida di sua natura , s ...
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... troppo vago , fuor di tempo introdotto , non troppo ben connesso , e infelicemente sciolto per forza di macchina . Fu una fortuna pel poema che il Tasso , dopo varj contrasti sostenuti con sè medesimo , si risolvesse alla fine di non ...
... troppo vago , fuor di tempo introdotto , non troppo ben connesso , e infelicemente sciolto per forza di macchina . Fu una fortuna pel poema che il Tasso , dopo varj contrasti sostenuti con sè medesimo , si risolvesse alla fine di non ...
Страница lii
... troppo fiorito e troppo abbondante d ' ornamenti . Protestò egli in una lettera al Gonzaga , che quanto agli ornamenti sarebbe stato più tosto in- dulgente a lasciarli , che molto severo nel rimoverli .. perchè giudicava che l'essere ...
... troppo fiorito e troppo abbondante d ' ornamenti . Protestò egli in una lettera al Gonzaga , che quanto agli ornamenti sarebbe stato più tosto in- dulgente a lasciarli , che molto severo nel rimoverli .. perchè giudicava che l'essere ...
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Accademici della Crusca Alcandro alcun alfin allor altrui Amor anco appo Argante arme Armida avea Boemondo Buglion campo CANTO OTTAVO capitan Casalmaggiore cavalier ch'a Chè ciel Circasso Clorinda colla consiglio core Duo d'ogni destrier dice dolce duca Dudon Eneid Erminia fama fero ferro fior Franchi fuggendo furor gente Gerusalemme GERUSALEMME LIBERATA Goffredo gran Greci grida guerra guerrier guisa Iliad indi intanto l'alma l'arme lezione lieto loco lodi LVII LXII LXVII LXXII LXXVI Mantova medesimo mira morte mostra mura nemici nobil novo occhi omai Omero onor OVID parla passi pensier periglio petto poema poeta poscia pregio quivi ragione re norvegi regno Rinaldo sangue Scipione Gonzaga sdegno seco secura signor sovra spada stanza stuolo suon Tancredi Tasso timor tiranno Torquato TORQUATO TASSO tosto turba usbergo vede verso VIRG XLII XLVI XXXI XXXVI
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Страница 327 - La bocca sparsa di natio cinabro; Quivi due filze son di perle elette, Che chiude ed apre un bello, e dolce labro: Quindi escon le cortesi parolette Da render molle ogni cor rozzo e scabro: Quivi si forma quel soave riso, Ch'apre a sua posta in terra il paradiso. Bianca neve è il bel collo, e...
Страница 73 - Orrida maestà nel fero aspetto Terrore accresce, e più superbo il rende: Rosseggian gli occhi , e di veneno infetto, Come infausta cometa , il guardo splende ; Gl' involve il mento , e su l' irsuto petto Ispida e folta la gran barba scende ; E in guisa di voragine profonda S' apre la bocca d
Страница 31 - Amor, ch'or cieco, or Argo, ora ne veli Di benda gli occhi , ora ce gli apri e giri , Tu per mille custodie entro ai più casti Verginei alberghi il guardo altrui portasti.
Страница 147 - O belle a gli occhi miei tende latine ! Aura spira da voi che mi ricrea e mi conforta pur che m'avicine; così a mia vita combattuta e rea qualche onesto riposo il Ciel destine, come in voi solo il cerco, e solo parmi che trovar pace io possa in mezzo a l'armi.
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Страница 156 - Quegli a cui di me forse or nulla cale ; E, rivolgendo gli occhi ove sepolta Giacerà questa spoglia inferma e frale, Tardo premio conceda a' miei martiri Di poche lacrimette e di sospiri.
Страница 154 - Così me'n vivo in solitario chiostro, saltar veggendo i capri snelli ei cervi, ed i pesci guizzar di questo fiume, e spiegar gli augelletti al ciel le piume.
Страница 152 - Qual dopo lunga e faticosa caccia tornansi mesti ed anelanti i cani, che la fera perduta abbian di traccia, nascosa in selva, dagli aperti piani; tal pieni d'ira e di vergogna in faccia riedono stanchi i cavalier cristiani.
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Страница 28 - Nel tempio de' Cristiani occulto giace Un sotterraneo altare, e quivi è il volto Di colei che sua diva e madre face Quel vulgo del suo Dio nato e sepolto. Dinanzi al simulacro accesa face Continua splende: egli è in un velo avvolto; Pendono intorno in lungo ordine i voti Che vi portaro i creduli devoti.