Opere di Torquato Tasso: La Gerusalemme liberata (incl. Fabroni's Elogio di Tasso)Societá tip. de' Classici italiani, 1823 |
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... pregio sovra dell'altra , ma esser poi manchevole d'al- cune finezze che nell ' altre s'incontrano ; e però stimava che opera molto utile e degna di grandissimo plauso quegli fa- rebbe , che , mercè dell ' ajuto de ' mano- scritti ...
... pregio sovra dell'altra , ma esser poi manchevole d'al- cune finezze che nell ' altre s'incontrano ; e però stimava che opera molto utile e degna di grandissimo plauso quegli fa- rebbe , che , mercè dell ' ajuto de ' mano- scritti ...
Страница xlvi
... pregio le cose mie coll ' udirle spesso e vo- lentieri , e con onorar me che le leggeva , con ogni sorte di favore : egli mi fe degno dell ' onor della mensa e dell ' intrinsichezza del conversare , nè da lui mi fu mai negata grazia ...
... pregio le cose mie coll ' udirle spesso e vo- lentieri , e con onorar me che le leggeva , con ogni sorte di favore : egli mi fe degno dell ' onor della mensa e dell ' intrinsichezza del conversare , nè da lui mi fu mai negata grazia ...
Страница xci
... pregio poetico ot- tiene , secondo lui , la palma . Altri ha assomigliato il Tasso a un delicato vaghissimo miniatore in cui e il colorito e il disegno hanno tutta quella finezza che può bramarsi , e l'Ariosto ad un Buonarotti , ad un ...
... pregio poetico ot- tiene , secondo lui , la palma . Altri ha assomigliato il Tasso a un delicato vaghissimo miniatore in cui e il colorito e il disegno hanno tutta quella finezza che può bramarsi , e l'Ariosto ad un Buonarotti , ad un ...
Страница 31
... pregio maggior , che tra le mura D'angusta casa asconde i suoi gran pregi ; E de vagheggiatori ella s'invola Alle lodi , agli sguardi , inculta e sola : XV Pur guardia esser non può , che ' n tutto celi Beltà degna ch ' appaja e che s ...
... pregio maggior , che tra le mura D'angusta casa asconde i suoi gran pregi ; E de vagheggiatori ella s'invola Alle lodi , agli sguardi , inculta e sola : XV Pur guardia esser non può , che ' n tutto celi Beltà degna ch ' appaja e che s ...
Страница 50
... pregio Della ricca materia appo il lavoro . Poichè la tempra e la ricchezza e ' l fregio Sottilmente da lui mirati fôro , Disse Argante al Buglion : Vedrai ben tosto Come da me il tuo dono in uso è posto . LXXXXIV Indi , tolto congedo ...
... pregio Della ricca materia appo il lavoro . Poichè la tempra e la ricchezza e ' l fregio Sottilmente da lui mirati fôro , Disse Argante al Buglion : Vedrai ben tosto Come da me il tuo dono in uso è posto . LXXXXIV Indi , tolto congedo ...
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Accademici della Crusca Alcandro alcun alfin allor altrui Amor anco appo Argante arme Armida avea Boemondo Buglion campo CANTO OTTAVO capitan Casalmaggiore cavalier ch'a Chè ciel Circasso Clorinda colla consiglio core Duo d'ogni destrier dice dolce duca Dudon Eneid Erminia fama fero ferro fior Franchi fuggendo furor gente Gerusalemme GERUSALEMME LIBERATA Goffredo gran Greci grida guerra guerrier guisa Iliad indi intanto l'alma l'arme lezione lieto loco lodi LVII LXII LXVII LXXII LXXVI Mantova medesimo mira morte mostra mura nemici nobil novo occhi omai Omero onor OVID parla passi pensier periglio petto poema poeta poscia pregio quivi ragione re norvegi regno Rinaldo sangue Scipione Gonzaga sdegno seco secura signor sovra spada stanza stuolo suon Tancredi Tasso timor tiranno Torquato TORQUATO TASSO tosto turba usbergo vede verso VIRG XLII XLVI XXXI XXXVI
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Страница 327 - La bocca sparsa di natio cinabro; Quivi due filze son di perle elette, Che chiude ed apre un bello, e dolce labro: Quindi escon le cortesi parolette Da render molle ogni cor rozzo e scabro: Quivi si forma quel soave riso, Ch'apre a sua posta in terra il paradiso. Bianca neve è il bel collo, e...
Страница 73 - Orrida maestà nel fero aspetto Terrore accresce, e più superbo il rende: Rosseggian gli occhi , e di veneno infetto, Come infausta cometa , il guardo splende ; Gl' involve il mento , e su l' irsuto petto Ispida e folta la gran barba scende ; E in guisa di voragine profonda S' apre la bocca d
Страница 31 - Amor, ch'or cieco, or Argo, ora ne veli Di benda gli occhi , ora ce gli apri e giri , Tu per mille custodie entro ai più casti Verginei alberghi il guardo altrui portasti.
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Страница 156 - Quegli a cui di me forse or nulla cale ; E, rivolgendo gli occhi ove sepolta Giacerà questa spoglia inferma e frale, Tardo premio conceda a' miei martiri Di poche lacrimette e di sospiri.
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Страница 79 - Fa nove crespe l'aura al crin disciolto, che natura per sé rincrespa in onde; stassi l'avaro sguardo in sé raccolto...
Страница 28 - Nel tempio de' Cristiani occulto giace Un sotterraneo altare, e quivi è il volto Di colei che sua diva e madre face Quel vulgo del suo Dio nato e sepolto. Dinanzi al simulacro accesa face Continua splende: egli è in un velo avvolto; Pendono intorno in lungo ordine i voti Che vi portaro i creduli devoti.