Opere di Torquato Tasso: La Gerusalemme liberata (incl. Fabroni's Elogio di Tasso)Societá tip. de' Classici italiani, 1823 |
Между кориците на книгата
Резултати 1 - 5 от 84.
Страница xiii
... dice Tu vittoria c'impetra , ovvero quella dell ' edizioni fiorentina e genovese Indi vittoria annunzio , che vale a dire Da questo tuo soccorso io presagisco la vittoria , quando , fattici a consultare la Gerusalemme conquistata , vi ...
... dice Tu vittoria c'impetra , ovvero quella dell ' edizioni fiorentina e genovese Indi vittoria annunzio , che vale a dire Da questo tuo soccorso io presagisco la vittoria , quando , fattici a consultare la Gerusalemme conquistata , vi ...
Страница xix
... dice : Ch'era lor picciol fallo amaro morso ; il qual verso egli tolse dall ' Alighieri ( Purg . , C. XI ) : O dignitosa coscïenza e netta , Come t'è picciol fallo amaro morso ! Ma ne parve tuttavía non v'essere niun bisogno di dover ...
... dice : Ch'era lor picciol fallo amaro morso ; il qual verso egli tolse dall ' Alighieri ( Purg . , C. XI ) : O dignitosa coscïenza e netta , Come t'è picciol fallo amaro morso ! Ma ne parve tuttavía non v'essere niun bisogno di dover ...
Страница xxvi
... dice : Non è il garzone che si volge al vec- chio , ma sì bene questi che si volge a quello ; e di fatto tutte l'edizioni , dalla bodoniana in fuori , leggono : Quando al garzon si volge il vecchio , e dice : se non che la mantovana ...
... dice : Non è il garzone che si volge al vec- chio , ma sì bene questi che si volge a quello ; e di fatto tutte l'edizioni , dalla bodoniana in fuori , leggono : Quando al garzon si volge il vecchio , e dice : se non che la mantovana ...
Страница xlvi
... ( dice ) dille tenebre della mia bassa fortuna alla luce ed alla reputazion della corte m'innalz ) ; egli sol- levandomi da ' disagi , in vita assai comoda mi collocò ; egli pose in pregio le cose mie coll ' udirle spesso e vo- lentieri ...
... ( dice ) dille tenebre della mia bassa fortuna alla luce ed alla reputazion della corte m'innalz ) ; egli sol- levandomi da ' disagi , in vita assai comoda mi collocò ; egli pose in pregio le cose mie coll ' udirle spesso e vo- lentieri ...
Страница xlvii
... dice , novità e bellezza . L'ozio onorato in cui si trovava mercè la grazia del suo signore , fece che attendesse più di proposito a ripulire e a perfezionare le parti già compiute della sua Gerusalemme . Era tale in lui la delicatezza ...
... dice , novità e bellezza . L'ozio onorato in cui si trovava mercè la grazia del suo signore , fece che attendesse più di proposito a ripulire e a perfezionare le parti già compiute della sua Gerusalemme . Era tale in lui la delicatezza ...
Други издания - Преглед на всички
Често срещани думи и фрази
Accademici della Crusca Alcandro alcun alfin allor altrui Amor anco appo Argante arme Armida avea Boemondo Buglion campo CANTO OTTAVO capitan Casalmaggiore cavalier ch'a Chè ciel Circasso Clorinda colla consiglio core Duo d'ogni destrier dice dolce duca Dudon Eneid Erminia fama fero ferro fior Franchi fuggendo furor gente Gerusalemme GERUSALEMME LIBERATA Goffredo gran Greci grida guerra guerrier guisa Iliad indi intanto l'alma l'arme lezione lieto loco lodi LVII LXII LXVII LXXII LXXVI Mantova medesimo mira morte mostra mura nemici nobil novo occhi omai Omero onor OVID parla passi pensier periglio petto poema poeta poscia pregio quivi ragione re norvegi regno Rinaldo sangue Scipione Gonzaga sdegno seco secura signor sovra spada stanza stuolo suon Tancredi Tasso timor tiranno Torquato TORQUATO TASSO tosto turba usbergo vede verso VIRG XLII XLVI XXXI XXXVI
Популярни откъси
Страница 327 - La bocca sparsa di natio cinabro; Quivi due filze son di perle elette, Che chiude ed apre un bello, e dolce labro: Quindi escon le cortesi parolette Da render molle ogni cor rozzo e scabro: Quivi si forma quel soave riso, Ch'apre a sua posta in terra il paradiso. Bianca neve è il bel collo, e...
Страница 73 - Orrida maestà nel fero aspetto Terrore accresce, e più superbo il rende: Rosseggian gli occhi , e di veneno infetto, Come infausta cometa , il guardo splende ; Gl' involve il mento , e su l' irsuto petto Ispida e folta la gran barba scende ; E in guisa di voragine profonda S' apre la bocca d
Страница 31 - Amor, ch'or cieco, or Argo, ora ne veli Di benda gli occhi , ora ce gli apri e giri , Tu per mille custodie entro ai più casti Verginei alberghi il guardo altrui portasti.
Страница 147 - O belle a gli occhi miei tende latine ! Aura spira da voi che mi ricrea e mi conforta pur che m'avicine; così a mia vita combattuta e rea qualche onesto riposo il Ciel destine, come in voi solo il cerco, e solo parmi che trovar pace io possa in mezzo a l'armi.
Страница 152 - Fuggì tutta la notte, e tutto il giorno errò senza consiglio e senza guida, non udendo o vedendo altro d'intorno, che le lagrime sue, che le sue strida. Ma...
Страница 156 - Quegli a cui di me forse or nulla cale ; E, rivolgendo gli occhi ove sepolta Giacerà questa spoglia inferma e frale, Tardo premio conceda a' miei martiri Di poche lacrimette e di sospiri.
Страница 154 - Così me'n vivo in solitario chiostro, saltar veggendo i capri snelli ei cervi, ed i pesci guizzar di questo fiume, e spiegar gli augelletti al ciel le piume.
Страница 152 - Qual dopo lunga e faticosa caccia tornansi mesti ed anelanti i cani, che la fera perduta abbian di traccia, nascosa in selva, dagli aperti piani; tal pieni d'ira e di vergogna in faccia riedono stanchi i cavalier cristiani.
Страница 79 - Fa nove crespe l'aura al crin disciolto, che natura per sé rincrespa in onde; stassi l'avaro sguardo in sé raccolto...
Страница 28 - Nel tempio de' Cristiani occulto giace Un sotterraneo altare, e quivi è il volto Di colei che sua diva e madre face Quel vulgo del suo Dio nato e sepolto. Dinanzi al simulacro accesa face Continua splende: egli è in un velo avvolto; Pendono intorno in lungo ordine i voti Che vi portaro i creduli devoti.